Propedeutico ed essenziale è presentarsi alla visita con analisi del sangue e delle urine(che verranno richieste) affinché la dottoressa possa controllare tutti i parametri e le carenze nutritive. Durante un primo incontro della durata di circa 1 ora e 30 minuti , si cerca per quanto possibile di conoscere la persona per capire quali potrebbero essere le cause del suo disordine alimentare, spesso legate ad una cattiva informazione sul potere calorico degli alimenti, su errate abitudini , su modalità di compensazione agli stess.. Solo questa iniziale fase di apprendimento delle caratteristiche dello stile di vita della persona permette in seguito di elaborare un piano di progressiva educazione alimentare
Nel corso del primo incontro è necessario focalizzare la quantità calorica che si assume quotidianamente.
A seconda dell’altezza, del consumo energetico e del sesso, si calcola il fabbisogno calorico che non va superato durante la giornata
E’ necessario però che non si scenda sotto il fabbisogno stabilito
Questo prevede un'accurata
analisi delle abitudini alimentari (chiamata anamnesi alimentare): si chiede qual è il proprio menu tipo, per poi continuare con i cibi preferiti e i cibi meno amati. Per di più, bisognerà parlare anche delle proprie abitudini di vita (ad esempio la necessità di pranzare fuori casa) e della tendenza a mettere su peso in determinati posti.
valutazione del corpo: peso, altezza, circonferenza addominale Viene valutato lo stato di buona salute obiettivabile. Inoltre, è di grande importanza il bioimpedenziometro, uno strumento che permette di valutare l'idratazione della persona e la sua nutrizione, ma soprattutto è in grado di misurare la massa grassa e la massa magra: questi dati sono essenziali per la valutazione del peso, il calcolo della massa corporea e per la formulazione della dieta giusta.
Un percorso ottimale di educazione alimentare necessita di un rapporto periodico tra la dottoressa e la persona e di solito prevede incontri di circa 30 minuti al mese o comunque a seconda della necessità da valutare caso per caso. Questi controlli servono al medico per modulare il proprio intervento e all'interessato per correggere i propri errori, ove ce ne fossero. I controlli servono, inoltre a esprimere le proprie difficoltà, i dubbi, gli interrogativi che possano eventualmente sorgere durante il percorso. |