Un approccio globale nella valutazione del sovrappeso e degli inestetismi ad esso correlati porta quindi ad un conseguente intervento terapeutico il cui obiettivo deve essere quindi ripristinare, e poi mantenere e poi possibilmente potenziare uno stato di benessere con un programma che preveda nello specifico inizialmente la prescrizione di una dietoterapia e la redazione di una dieta personalizzata che presuppone, sia la valutazione del dispendio calorico in funzione dell’attività lavorativa, sportiva, occupazionale.
Contestualmente, è compito e anche impegno morale fondamentale è divulgare i principi di una sana alimentazione ed insegnare poi a mantenerla . Attuare quindi un programma di educazione alimentare, mediante il quale il paziente possa acquisire competenza circa quantità (sapere di quanto abbiamo necessità per il proprio mantenimento), qualità (sapere scegliere gli alimenti con cui nutrirsi) e metodo (saper distribuire correttamente il cibo nell’arco della giornata)
L’evento prescrittivo si configura quindi come vera e propria “ricettazione” e sarebbe auspicabile che il medico si impegni a firmare la prescrizione dietetica e con tale firma ad assumersi la responsabilità della prescrizione.
Per questo motivo si configura, come “atto medico”che implica la pianificazione di fabbisogni, ripartizioni di nutrienti nella giornata, organizzazione pratica di ricette, metodi di preparazione, cottura, grammature di riferimento e supporto psicologico alla motivazione per la quale ci si è sottoposti a tale tipo di intervento. che solo un medico può con cognizione di causa proporre dopo aver valutato lo stato di salute o di malattia del paziente.
IL PAZIENTE A DIETA DEVE ESSERE SEGUITO NEL TEMPO:
Consegnare una dieta, seppur personalizzata e corretta, lasciando poi che il paziente se la cavi come meglio può, non porta generalmente a nessun reale e duraturo cambiamento nello stile di vita e nel comportamento alimentare, anzi l’esperienza ormai insegna che proposte nutrizionali inopportune, immotivate, spesso fondate su messaggi mediatici banali e fuorvianti accentuano il diffondersi di obesità e DCA). E’ ormai dimostrato che momenti importanti quale il counselling e il monitoraggio a lungo termine sono decisivi per ottenere quel miglioramento dell’assetto metabolico, funzionale e comportamentale che noi tutti auspichiamo. |